La Guerra è roba nostra

Parlando a scuola dell'importanza della pace mi è scappata una frase che è indecente: "Siamo fortunati perché da noi la guerra non c'è". Ripensandoci ho detto non solo una fesseria, era un'offesa e un'ingiuria. Ma la frase, anche alle orecchie dei miei alunni, non è suonata così scandalosa. Era rassicurante, "Siamo fortunati!". La realtà è che in Italia la guerra arriva ogni giorno, principalmente dal mare su barche ricolme di disperati. Uomini e donne sono disposti a morire per di non tornare indietro. Aggrappati al loro futuro come sono aggrappati ai salvagenti che la marina militare gli lancia in attesa che giungano le navi. Semplicemente fingiamo di non sapere e non vedere, ma la nostra indifferenza non sarà perdonata. Non potremo perdonarcela quando avremo capito che abbiamo lasciato andare sul fondo del Mediterraneo la parte migliore di noi.


Buttare i morti in mare per salvare i vivi


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