Essere e/o non essere

Basta studiare teologia per essere teologo?


Matteo Montalbetti, classe 1985, è un giovane-vecchio ("Da che ho sedici anni ne dimostro 30" ha dichiarato più volte).


Contro-tendenza sulle mode ("Sono troppo pigro per aggiornarmi di continuo"), ama andare a letto presto ("Anche se mia moglie cerca di impedirmelo") e fare cose noiose come studiare ("Leggere è troppo poco impegnativo"), scrivere poesie o nuotare. Giovane, bello e intelligente ha però nell'umiltà ("O era l'ironia?") una delle sue doti migliori. Speriamo che nonostante la paternità riesca a mantenersi così.


Le cose migliori della sua vita sono:

  1. sua moglie Valentina, si sono sposati il 14 Dicembre 2013
  2. suo figlio Gabriele che ha deciso di nascere il 9 Dicembre 2016
  3. il fatto di non prendersi mai troppo sul serio
  4. il lavoro di insegnante che lo stimola a non ripetersi sempre uguale

Laureato col massimo dei voti presso l'Istituto superiore di Scienze religiose di Milano nel 2009 e addirittura con lode in Filosofia ("Triennale, però!") presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 2013. Nel Maggio 2016 consegue la Laurea Magistrale in Scienze Religiose sempre a Milano (speriamo che con questa finalmente abbia tutte le carte in regola per insegnare).

Un tempo aveva pensino pensato di fare il prete e per questo ha passato tre anni (2005/2008) al seminario di Seveso ("Sono stati anni bellissimi, ma mi sono salvato appena in tempo" ha dichiarato).

Ha la fortuna di insegnare IRC dall'a.s. 2009/10 presso l'I.C. Munari di Milano alla secondaria di primo grado (andate a vedere il sito che è bello). 

Dal 2014 al 2016 ha fatto brevi comparsate all'I.C. Novaro-Ferrucci di Milano ("avevo solo tre classi" ha riferito), sempre alla secondaria di primo grado: la Monteverdi.

Dall'a.s. 2016/17 insegna anche alla secondaria di primo grado dell'IC parrocchiale Madre Bucchi di Baggio dove per ora non ha ancora fatto molti danni.

Ha lavorato anche presso la scuola d'Arte Muraria di Milano (nonostante non sappia quasi di che forma sia un mattone) quando la scuola ha offerto per la prima volta a un gruppo di rifugiati politici un corso di italiano per il lavoro.

Da Settembre 2015 a Giugno 2016 ha condotto su Shareradio il programma Il tuo Baggio è come un Rock.

Impegnato da sempre nella vita da oratorio prima da animatore, poi da educatore ha fatto moltissime cose nelle diverse parrocchie in cui ha vissuto e collaborato. Ricordo in particolare S. Vittore di Arcisate (che mi ha formato), S. Lucia a Quarto Oggiaro (a cui devo l'attuale amore per la periferia milanese) e Sant'Anselmo da Baggio (dove attualmente vivo).

 

Ama in modo inspiegabile fare selfie con cavalli solo per usare l'hashtag #JustMe&Cavalli.