Molti di noi hanno un pregiudizio molto radicato, così in profondità da non essere visibile. Pensiamo che parlare in pubblico di religione sia una cosa da fanatici oppure che apra a infite discussione che non portano da nessuna parte. Peggio crediamo che se siamo di religioni diverse non possiamo in alcun modo sopportarci, figuriamoci volerci bene o dialogare civilmente. Non ne facciamo una colpa a nessuno, per secoli ci hanno detto che era vero e in pochi hanno osato mettere in discussione un principio che pareva assodato e che trova anche nei recenti fatti di cronaca alcuni riscontri (vedi Isis e compagni). Purtroppo dobbiamo dire che questo è solo un pregiudizio.
Le grandi tradizioni spirituali dell'umanità hanno la forza e la volontà di entrare in dialogo per costruire insieme un futuro di pace per la famiglia umana. Sta a noi dare voce a questo desiderio. Per i cristiani la teologia delle religioni è la disciplina che cerca di approfondire come sia possibile convivenza senza sospendere le reciproche identità, come si possa stare insieme senza nascondere le differenze, che ci sono e sempre ci saranno. Non otterremo pace silenziando il desiderio di Dio, ma attraversandolo senza pregiudizi.Sappiamo che ciò Dio chiede è la conversione del cuore.
Senza non andremo da nessuna parte.
Scrivi commento