Guarda la folla che urla e non le importa
chi porta la croce.
A loro basta gridare la disperazione esaltata
che non sanno capire.
A loro basta qualcuno contro cui gridare
e un motivo:
sia per gioia che per morte,
sia “Osanna” o “Barabba” non fa differenza.
Basta aver fatto casino.
Basta sentirsi vivi e gettare su un altro
(quello che passa)
il peso delle loro vite,
il peso delle loro croci,
il peso di quello che portano
e non sanno sopportare.
Ecco perché li perdono:
il loro grido di dolore
è anche il loro gemere bisognosi d’amore.